Colle delle case prefabbricate in legno: quali sono i rischi?

Alcune colle delle case prefabbricate in legno possono contenere ingredienti nocivi.

Allo stesso modo il rischio esiste per alcuni degli “impasti” chimici industriali prodotti da alcune aziende impegnate attivamente nella bioedilizia.

Questi elementi nocivi sono:

  • formaldeide
  • terpeni
  • isocianati

3 sostanze che possono rivelarsi dannose per la salute dell’uomo.

Ecco perché molte grandi aziende costruttrici di case prefabbricate, grazie al progresso tecnologico e all’impegno profuso nel settore “bio”, sono sempre più attente.

Preferiscono infatti l’utilizzo di materiali naturali e per nulla aggressivi che non inquinino l’ambiente circostante e che non rechino danni agli abitanti della casa.

Così come di tecniche costruttive che elimino o riducano l’uso di colle.

Colle delle case prefabbricate: l’opinione dei tecnici

Gli addetti ai lavori che si occupano di progettarle e costruirle sono molto attenti alle problematiche legate alle colle delle case prefabbricate in legno.

Tra loro gli architetti, che sono molto sensibili alla delicata questione della salubrità degli ambienti “indoor”.

Sicuramente, la casa “green” rappresenta la scelta migliore e una valida risposta al fattore “salute” e “comfort” degli occupanti della casa.

Questo grazie ai materiali adottati, tutti naturali e traspiranti e con un buon livello di isolamento sia acustico che termico.

Senza considerare gli altri benefici. Come le ridotte emissioni di anidride carbonica nell’aria, una minima quantità di energia impiegata per la costruzione della casa e, infine, un ridotto impatto ambientale.

Inutile dire che le colle rappresentano un punto nevralgico. Tutti i componenti e i semilavorati lamellari in legno, per essere assemblati tra loro, devono essere necessariamente tenuti assieme con un “collante”.

Sono molte le ditte costruttrici che impiegano colle non “velenose”.

Oppure usano sistemi costruttivi che non necessitano di alcun tipo di collante. E questo si ottiene utilizzando solo chiodi e meccanismi ad incastro proprio per limitare al massimo l’uso delle colle.

Con questo si cerca di porre attenzione alla delicata questione dell’inalazione di sostanze tossiche per l’organismo umano.

Formaldeide, terpeni e isocianati nelle colle

Tra queste tre sostanze, la formaldeide è quella forse più aggressiva e tossica.

Si tratta di un gas irritante per occhi, gola e vie respiratorie, appartenente alla famiglia degli organici volatili.

E rappresenta la causa principale di patologie e infezioni che è possibile contrarre in ambienti domestici e lavorativi indoor.

Questa sostanza è presente in molti oggetti di uso quotidiano come:

  • carta
  • tessuti
  • prodotti per la pulizia
  • isolanti
  • materie plastiche
  • vernici

e, in particolar modo, colle.

Essendo molto solubile in acqua, la formaldeide contribuisce a numerose irritazioni alle mucose con probabili effetti cancerogeni.

Molti anni fa, questa sostanza è stata ampiamente utilizzata nella fabbricazione di pannelli in truciolare per la creazione di mobili e per semilavorati impiegati nell’edilizia.

Fortunatamente, alcune normative e leggi ad hoc hanno limitato l’uso della formaldeide in concentrazioni minime e il suo utilizzo in determinati ambienti.

Test per verificare la presenza di formaldeide

E’ possibile attestare la presenza di questo gas attraverso alcuni test. Essi sono idonei a verificare l’esatta concentrazione di formaldeide in uno specifico luogo e valutare il grado di rischio.

Per questa ragione è meglio diffidare da tutte quelle aziende che utilizzano prodotti chimici non ben specificati o scadenti solo per risparmiare,

Chiaramente non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. E quindi non dobbiamo demonizzare a prescindere quelle ditte di costruzione di case prefabbricate provenienti dall’Europa dell’Est.

Questo però tenendo presente che in quei paesi i controlli sono carenti e le leggi prive di restrizioni.

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